È una situazione molto frequente: dopo una ventina d’anni dalla sua realizzazione, il giardino condominiale inizia a mostrare la corda. Gli alberi sono cresciuti, e spesso sono troppo vicini uno all’altro, rubandosi spazio vitale e deperendo; mentre a terra il prato è del tutto inesistente, sostituito da tempo da infestanti varie e ampie chiazze di terra nuda. La siepe è spelacchiata alla base e con qualche buco qua e là, lasciato da esemplari morti nel frattempo. Le piante da fiore, salvo qualche arbusto indistruttibile, sono ormai scomparse da tempo.
Insomma: dopo tanti anni, il giardino condominiale non invita certo a fermarsi e rilassarsi sotto casa propria. E tutti sappiamo bene quanto era importante il giardino condominiale durante il lockdown! Ma rifarlo costa…
Ebbene, questo è il classico caso in cui approfittare del Bonus Verde!
Cosa rientra in detrazione
Nel Bonus Verde rientrano tutte le opere importanti, non di semplice manutenzione come la potatura annuale, bensì strutturali, come quelle che riguardano il rifacimento, sia totale sia parziale, del giardino condominiale. Infatti, si possono detrarre gli alberi e gli arbusti messi a dimora ex novo, così come le piante da siepe, la semente per il nuovo tappeto erboso e un eventuale impianto d’irrigazione interrata. Di più: si detraggono tutti i lavori, di espianto e impianto, di rimozione del vecchio prato e lavorazione del terreno per accogliere il nuovo seme, i concimi necessari, gli scavi per i tubi d’irrigazione. E ancora di più: se voleste riprogettare l’intero giardino, anche il costo del progettista va in detrazione!
L’unico importo che non si può scalare è quello relativo alle piante annuali, una cifra insignificante rispetto a quella complessiva avente diritto.
Chi e quanto può detrarre
La prospettiva è veramente interessante perché ciascun condòmino può portare in detrazione Irpef fino a 5000 euro, ottenendo un risparmio del 36%, ossia 1800 euro. In un condominio infatti si sommano tutte le detrazioni dei singoli proprietari, il che rende possibile affrontare spese consistenti.
Ciò significa che, in un condominio da 20 proprietari si possono effettuare lavori di giardinaggio anche per 20-30mila euro – lavori importanti come quelli di un rifacimento –, spendendo a conti fatti 640-1000 euro a famiglia. E in cambio si ottiene un giardino piacevole, scintillante, accogliente, dove potersi rilassare a chiacchierare o a leggere.
Come si fa
La procedura è questa: per avviare i lavori occorre che l’assemblea condominiale li autorizzi con i voti favorevoli della maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno la metà del valore dell’edificio.
Si può decidere di avvalersi anche di un progettista di giardini, oppure di rivolgersi direttamente a un’azienda specializzata in realizzazione e manutenzione giardini, o a un Centro Giardinaggio che disponga di questo servizio. In ogni caso è bene che un tecnico incaricato effettui un sopralluogo per valutare le criticità e le richieste dell’assemblea. Dopodiché sarà la ditta stessa a effettuare tutti i lavori necessari e gli impianti di nuove specie.
Al termine, l’azienda produrrà all’amministratore di condominio una regolare fattura che verrà ripartita fra tutti i condòmini per il pagamento mediante bonifico bancario. Nel marzo 2023 l’amministratore vi farà avere l’attestazione dei lavori eseguiti e l’importo (entro i 5000 euro) da portare in detrazione nella vostra dichiarazione dei redditi 2023/2022.