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C’è un nuovo prato… a zolle!

4 settembre 2024, Florarici

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È il sogno di chiunque possieda un giardino: svegliarsi la mattina e, aprendo la finestra, ritrovarsi un bellissimo prato verde, uniforme e resistente, laddove fino alla sera precedente proliferavano ciuffi di erbacce. Da più di 30 anni, il sogno è divenuto realtà: procuratevi un prato in zolle, o prato pronto effetto, una sorta di moquette ma viva e vitale che vi consentirà di godere di un magnifico manto erboso, dalla sera alla mattina. Nel vostro Centro di Giardinaggio potete trovare zolle di ogni metraggio, per creare un prato ex novo o per rimediare a qualche danno sul manto preesistente, in modo facile e super-veloce.

 

Come nasce il prato a zolle

Il prato a zolle nasce da miscugli di sementi in diverse specie, cultivar e percentuali, tutte altamente selezionate: al vivaio produttore (che è sempre specializzato, ossia produce solo tappeti a zolle) non conviene immobilizzare il terreno per un prodotto poco valido, anche perché il costo della semente incide assai meno della manutenzione successiva. Il manto viene allevato per 4-6 mesi, durante i quali viene accuratamente seguito, con irrigazioni, concimazioni, rari diserbi, e sfalci. Al momento dell’ordine del cliente, un’apposita macchina zollatrice stacca le zolle dello spessore di 2-3 cm (soletta di terra + erba con radici) in dimensioni fisse (in genere 0,40 x 2,50 m). Le zolle vengono poi arrotolate come un tappeto, e immediatamente caricate sul camion, per essere consegnate entro 24 ore al punto vendita, ed entro altre 24 ore installate a casa vostra dai giardinieri del Centro Giardinaggio.

 

Tanti vantaggi, un solo “neo”

Il vantaggio più immediato consiste appunto nella possibilità di ottenere in un giorno un prato verde già adulto, in qualunque momento dell’anno (con l’eccezione della piena estate, o del pieno inverno se nevica), senza tempi di attesa né eventuali danni da fattori esterni.

Il manto è già uniforme e denso, perfettamente bilanciato, privo di piante infestanti che molto difficilmente trovano spazio anche in seguito per insediarsi, e può essere utilizzato a pieno regime già dopo un mese.

L’unico “svantaggio” è dato dall’impossibilità di eliminare la preliminare operazione di preparazione del terreno, esattamente come si farebbe per preparare un tradizionale letto di semina. Ma ci possono pensare i giardinieri specializzati che verranno a installarvi il prato a zolle!

 

La posa del prato a zolle

Appena giunte a casa vostra, le zolle vengono subito posate sul terreno già lavorato. Le maestranze incominceranno dall’estremità del lato rettilineo più regolare. Srotoleranno le zolle una a fianco all’altra in posizione sfalsata (come i mattoni nel muro) per evitare che nel tempo si evidenzino righe, accostandole il più possibile tra loro. Durante la posa, le zolle già posizionate saranno costantemente inumidite.

Finita la posa, il manto verrà rullato leggermente per unire le zolle al terreno sottostante. Infine sarà innaffiato uniformemente e abbondantemente (almeno 30 mm) per bagnare anche il primo strato del terreno sottostante. La verifica si compie alzando un lembo di zolla e inserendo una lama nel terreno: se penetra per 10 cm l’irrigazione è giusta, altrimenti va prolungata.

Per le due successive settimane, ogni giorno il prato va irrigato in abbondanza, per consentire alle radici di colonizzare il terreno di base. Nelle prime tre settimane bisogna evitare un calpestio intenso o concentrato, specie dopo l’irrigazione, mentre il primo taglio, non troppo basso (8-10 cm) per scongiurare pericolosi scoticamenti, può avvenire dopo una settimana, per mantenere bassa l'erba.

 

Nessuna differenza con il prato normale

Passate due settimane, le zolle non si sollevano più, perché le radici hanno raggiunto il terreno per almeno 3-5 cm. Dopo la terza settimana scompaiono le righe, e il manto diviene a tutti gli effetti un prato normalissimo, con la medesima manutenzione riguardo a irrigazione, sfalci, concimazioni ecc. Se il miscuglio è stato scelto con accortezza, il tappeto erboso si autorigenererà negli anni, mantenendo la stessa durata (10 anni circa) di un prato seminato in loco.

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