Il primo acquario: allestimento e scelta dei pesci
La bellezza di un acquario non dipende dalle sue dimensioni, bensì dalla cura con cui esso è stato scelto in relazione all'ambiente in cui viene collocato, al corredo di piante che ne arricchisce il fondo (oltre ad agevolare le condizioni di vita dei pesci e mantenere l'equilibrio del microambiente) , soprattutto, alla scelta dei pesci con cui viene popolato.
Scegliete pesci tra loro compatibili, con le stesse abitudini e le stesse esigenze in fatto di qualità dell'acqua, illuminazione e alimentazione.
Non riempite l'acquario di troppe specie diverse, né con un numero troppo alto di individui. Per evitare che l'acquario risulti caotico e che l'ambiente si degradi velocemente scegliete con attenzione (e con l'aiuto di un esperto) sia il numero sia la tipologia dei pesci.
Come regola, un pesce deve avere a disposizione un litro di acqua per ogni centimetro della sua lunghezza.
Ogni specie abita zone diverse dell'acquario: i guppy, per esempio nuotano prevalentemente nella parte superiore, i neon nella parte mediana, mentre i pesci gatto nella zona inferiore. Un bell'acquario deve essere popolato in tutte le sue parti.
Tenete presente che alcuni pesci possono vivere bene anche senza compagni della stessa specie, altri amano stare in coppia, altri ancora necessitano di un piccolo branco (in genere di minimo 5 individui).
Per ottenere un ambiente vivace, diversificate la dimensione e il colore dei pesci. Per la stessa ragione scegliete sia pesci nuotatori, che si muovono instancabili, sia pesci tranquilli.
Per un primo approccio al mondo dell'acquario meglio scegliere pesci "facili", che non vengano messi a rischio da qualche involontario errore. Rientrano in questa categoria il barbo di Sumatra, il cardinale, il coridoras, il gourami mosaico, il guppy, l'oscar, il platy, il porta spada, lo scalare (o angelo) e il pesce vela.
Allestire l'acquario.
Nella preparazione dell'acquario è importante rispettare alcune regole e seguire alcuni consigli, al fine di evitare errori che potrebbero compromettere il perfetto funzionamento del suo ecosistema.
- Preparazione del fondo;
Nell'acquario il fondo svolge due funzioni: offre un supporto alle radici delle piante e funge da substrato per i microrganismi, la cui presenza è fondamentale per l'equilibrio biologico.
L'allestimento inizia con la distribuzione di uno strato uniforme di fondo fertilizzante, che garantisca alle piante una crescita sana.
Su questo materiale si distribuisce poi un primo strato, di circa 1 cm, di ghiaietto neutro (non causa variazioni chimiche dell'acqua) e non spigoloso, con grani di 3-6 mm: queste dimensioni consentono una, sia pur lenta, circolazione dell'acqua nel fondo dell'acquario. La ghiaia va prima lavata con cura sotto acqua corrente.
Si procede poi alla distribuzione di un altro strato, di circa 2-3 cm, di ghiaia lavata, facendo in modo che degradi lievemente dal retro verso il fronte. Tale disposizione consente una maggiore prospettiva; inoltre, previene l'accumulo di detriti negli angoli posteriori e facilita la pulizia.
- L'acqua;
La sua qualità è vitale per la salute e la sopravvivenza di pesci e piante. In presenza di cattive condizioni dell'acqua i pesci cominciano a comportarsi in modo innaturale, mostrano una colorazione opaca e si ammalano facilmente, le piante cessano di crescere e perdono colore.
Per l'acquario d'acqua dolce si utilizza l'acqua potabile e per conoscere la sua qualità, cioè i suoi valori chimici (pH, durezza totale e carbonatica, ammoniaca, nitriti e nitrati, ferro e anidride carbonica), si occorre a cartine tornasole e appositi kit di facile utilizzo. Qualora dovesse presentare una composizione non ottimale, sarà possibile intervenire aggiungendo tutta una serie di prodotti correttivi.
Riempite dunque un contenitore di plastica con acqua di rubinetto tiepida e addizionate i prodotti correttivi. Aiutandovi con un piatto o il dorso della mano, per attenuare la caduta nell'acqua e non danneggiare il fondo dell'acquario, versate lentamente l'acqua dal contenitore nella vasca, fino a riempimento.
Sarà utile effettuare poi un regolare monitoraggio dell'acqua e dell'acquario, per essere certi del suo stato di salute e intervenire prontamente in caso di problemi.
- Gli accessori tecnici;
Un acquario ben riuscito risponde a una regola semplice: l'estetica abbinata a una nuova buona tecnologia. Non devono quindi mancare alcuni utili accessori.
Una stanza normalmente riscaldata a 18-21° C non può garantire da sola una temperatura dell'acqua dell'acquario idonea per i pesci tropicali (intorno ai 25-27°C). Procuratevi quindi un termoriscaldatore che provveda al riscaldamento dell'acqua e a mantenere la sua temperatura costante.
E' sicuramente utile poi un termometro, meglio se a cristalli liquidi: fissato all'esterno del vetro, indicherà la temperatura dell'acquario in modo chiaro e leggibile.
Il filtraggio è parte essenziale del benessere dell'acquario, poiché il filtro rimuove le impurità all'acqua e contribuisce alla salute della vita acquatica. Esiste una grande varietà di filtri da acquario, interni ed esterni, a filtraggio meccanico, biologico e/o chimico e la scelta va fatta in funzione del volume d'acqua dell'acquario.
L'aeratore, infine, fornisce ai pesci l'ossigeno di cui hanno bisogno, contribuisce alla pulizia dell'acquario, garantisce l'equilibrio dell'ecosistema e consente il funzionamento dei diffusori decorativi ravvivando l'atmosfera dell'acquario. N.b. quando è necessario utilizzare un aeratore? Se i pesci salgono frequentemente in superficie per respirare, se si utilizzano prodotti attivi (biocondizionatori, medicinali, alghicidi..) che consumano ossigeno, se l'acquario ha un'alta popolazione di pesci e se contiene delle radici decorative naturali che consumano ossigeno, se la temperatura è elevata e se si possiedono pesci di grande taglia.
- L'illuminazione;
Un'illuminazione artificiale corretta, oltre a svolgere un ruolo fondamentale nella vita di piante e pesci, rende l'acquario attraente. L'intensità della fonte di luce artificiale è importante: sono necessari almeno 0,5 watt per ogni litro di capacità dell'acquario. Allo scopo non si può ricorrere quindi alle comuni lampadine ad incandescenza (emanano una luce troppo scarsa e, al contempo, troppo calore). A seconda del tipo di acquario che si allestisce, ci si orienterà su:
lampade fluorescenti (al neon), le più diffuse, sono molto economiche e producono una buona luce. L'intensità luminosa diminuisce però con il passare del tempo e i tubi devono essere sostituiti al massimo dopo un anno.
lampade al mercurio (HQL), offrono una buona luce a fronte di un basso consumo e sono ottimali per grandi acquari aperti. Presentano lo svantaggio di un prezzo elevato.
lampade alogene (HQI), si usano solo in casi particolari, in vasche aperte e con elevate esigenze di illuminazione e in acquari d'invertebrati marini. In base alle caratteristiche della vegetazione e alla sua ubicazione, l'acquario deve essere illuminato per 10-14 ore al giorno.
Le decorazioni e le piante.
Pietre, legni o anche oggetti di plastica sono parte integrante dell'acquario e offrono un magnifico colpo d'occhio. Prima di inserirli nella vasca, devono essere accuratamente lavati con acqua calda o con una spazzola senza detergenti o, altrimenti bolliti. Non utilizzatene troppi: i pesci amano nascondersi, ma hanno anche bisogno di spazio per nuotare!
Oltre ad avere una funzione decorativa, nell'acquario le piante acquatiche sono importanti per altre ragioni: producono l'ossigeno necessario ai pesci e facilitano l'eliminazione delle loro sostanze di rifiuto (per esempio i metaboliti). Inoltre, servono come supporto per deporre le uova o come nascondiglio per i pesci più timidi, oltre che come naturali confini territoriali.