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Le Bromeliacee

25 ottobre 2018, Florarici

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  • La famiglia delle Bromeliacee è vastissima, comprende circa 50 generi e oltre 3400 specie, molte delle quali, incluso quelle utilizzate some piante ornamentali, sono epifite: vivono aggrappate a tronchi e rami di alberi.

  • Le Bromeliacee coltivate sono principalmente quelle dei generi Guzmania, Aechmea, Vriesia, Tillandsia, Billbergia, Neoregelia, Cryptanthus; Ananas è la specie coltivata come pianta da frutto e anche ornamentale.

  • Sono originarie dell'Ameria centrale tropicale, dagli USA meridionali fino al Brasile e una sola specie è originaria dell'Africa occidentale e Nuova Guinea (Pitcairnia feliciana).

  • Il nome scientifico della famiglia, Bromeliacee, fu scelto da Linneo in onore di un suo conterraneo, il botanico svedese Olaus Bromel.

  • La Bromeliacea più grande è Puya raimondii, cresce fino a 4800 m di altitudine in Perù e Bolivia, dove è nota come "regina delle Ande", e arriva a oltre 4 metri di altzza: tra l'altro, è fra le poche Bromeliacee che resiste al freddo.

  • Sono simbolo di vivacità, fantasia, capacità di esprimere bene i propri sentimnti.

  • Non hanno bisogno di vasi grandi e sono perfetti i mix di Bromeliacee diverse: a queste piante si possono accostare altre piccole piante tropicali da interno.

Perché scegliere le Bromeliacee.
La forma e i colori parlano di terre calde ed esotiche ed esprimono la grande vitalità degli ambienti tropicali. I "fiori" (brattee) durano molte settimane, le foglie rimangono belle molto a lungo e spesso le piante vivono in casa o in ufficio anche per anni con pochissime cure. Senza spina e con crescita lenta, disponibili anche in esemplari di piccole dimensioni, sono piante che trovano spazio in qualunque ambiente

La famiglia delle Bromeliacee stupisce per l'incredibile varietà di colori delle foglie e delle brattee (foglie trasformate e colorate) all'interno delle quali si formano i fiorellini veri e propri. Esistono varietà con sfumature calde (arancio, rosso, giallo) e altre con tonalità rosa e viola. Alcune Tillandsie hanno splendide foglie grigio-argento.

Oggi, la famiglia delle Bromeliacee offre specie e varietà per ogni esigenza, da quelle minuscole che stanno del palmo di una mano ai grandi esemplari alti anche più di un metro; in genere sono piante poco ingombranti.

Tutte le Bromeliacee, e le Tillandsia in particolare, possono essere coltivate su pezzetti di tronchi o di corteccia: qui le piante trovano condizioni di crescita analoghe a quelle che hanno in natura.
Le cure delle piante su tronchi sono semplici: molta luce e spruzzature di acqua non calcarea alla base delle piante, per fornire una certa umidità.

Curiosità.
Una delle Bromeliacee più curiose è la Tillandsia, chiamata anche "muschio spagnolo" (Spanish moss): non ha radici e vive appesa ai rami degli alberi.
Vive bene in casa (e all'aperto in estate, in ombra), in luce ma senza sole diretto, con spruzzature quotidiane di acqua piovana. Usando quella del rubinetto, va lasciata nell'innaffiatoio 24 ore per fare depositare il calcare sul fondo.

L'Ananas, la pianta da cui si ottiene il succoso frutto che tutti conosciamo è una Bromeliacea, originaria dell'America meridionale. Il frutto richiede più di un anno per formarsi, in clima tropicale. Alcuni tipi di ananas vengono anche coltivati come pianta ornamentale.

Come e dove coltivare le Bromeliacee.

Ambiente e temperatura:

  • le Bromeliacee sono tropicali: amano il caldo umido, vivono bene sopra i 6-18°C; non temono l'afa estiva ma non tollerano il sole. Richiedono posizioni con luce filtrata, come avviene in natura (vivono sotto le foglie degli alberi). Devono essere lontano da fonti di calore (termosifoni, fornelli..) e al riparo da correnti d'aria fredda.

  • In balcone e giardino vivono in estate in un angolo ombroso e protetto dal vento.

Rinvaso e terriccio:

  • Dopo l'acquisto e le Bromeliacee possono essere lasciate nel vaso vivaistico oppure trapiantate in un vaso di poco più grande.

  • Utilizzare un terriccio di alta qualità, universale o per piante verdi.

  • Le Tillandsia vivono anche senza terra o aggrappate a un tronchetto di legno, mantenendo umida la base delle piantine con frequenti spruzzature.

Pulizia e potatura:

  • Le foglie ingiallite si eliminano tagliandole alla base. Quando il fiore appassisce, dopo 30-90 giorni secondo le condizioni ambientali, si può rigenerare la pianta staccando un getto laterale, da ripiantare in un vasetto.

  • Le foglie si puliscono con un panno umido. Non usare lucidante fogliare.

Innaffiature e umidità:

  • Le Bromeliacee hanno bisogno di un substrato umido ma non fradicio, altrimenti il fusto e le radici marciscono. Se possibile, utilizzare acqua piovana (non amano il calcare e il cloro dell'acqua del rubinetto).

  • Vaporizzare spesso acqua non calcarea sul fogliame. Togliere l'acqua stagnante dal sottovaso se dopo mezz'ora dall'innaffiatura non è stata ancora assorbita (temono molto i ristagni idrici).

Quanto e quanto concimare:

  • Le Bromeliacee hanno modeste esigenze in fatto di nutrimento. Può essere sufficiente concimare ogni 15 giorni, metà dose rispetto alle dosi suggerite sulla confezione del prodotto.

  • Prima di concimare è bene inumidire il terriccio, se al tratto risulta asciutto.

Quale concime utilizzare:

  • La sigla NPK indica i dosaggi di Azoto, Fosforo e Potassio, gli elementi nutritivi di base. Preferite un prodotto specifico per piante verdi, per esempio NPK 14-5-5, e ricco di microelementi come Molibdeno (Mo), Boro (B), Rame (Cu) e Zinco (Zn) che aiutano a prevenire le microcarenze nutritive.

  • Si possono anche usare concimi in bastoncini o gocce (fialette da inserire nel terreno), del tipo per piante verdi.

Problemi e rimedi.

  • Le punte delle foglie si seccano: carenza di umidità. Vaporizzate ogni giorno il fogliame; posate il vaso in un sottovaso con un letto di biglie d'argilla in un velo d'acqua.

  • Foglie basali che si seccano: mancanza d'acqua. Mantenete il substrato più umido.

  • Il fiore si secca: è normale dopo qualche settimana. La pianta ha concluso il suo ciclo ma si può tentare la moltiplicazione utilizzando uno dei giovani getti laterali, da staccare e trapiantare.