Quante rose, fra specie e varietà, esistono? Circa 3000! È vero che non tutte sono coltivabili, né disponibili in Italia, ciononostante al momento della scelta di un nuovo rosaio si può provare un certo imbarazzo… Non è una questione di colore, visto che ognuno di noi ha le sue predilezioni. Il problema – che peraltro non tutti si pongono – sta nella tipologia di pianta più adatta alle vostre esigenze, perché non tutte vanno bene per qualsiasi spazio verde e programma di manutenzione. Una scelta azzeccata vi regalerà rosai in gran forma e prodighi di fiori, e viceversa.
A cespuglio, piccolo o grande
Normalmente la dicitura “a cespuglio” comprende specie e varietà con un portamento eretto più o meno espanso: all’incirca da 80 cm fino a 3 m d’altezza e da 1 a 3 m di diametro. In genere sono più contenuti i rosai moderni rispetto a quelli antichi e alle specie botaniche.
All’interno delle rose a cespuglio si distinguono poi ulteriori tipologie, da conoscere per capire se fanno per voi. Semplificando, ci sono le Tea, rosai moderni a fiori grandi singoli, spesso non profumati, rifiorenti; le Floribunda, rosai moderno con fiori medi a mazzi, numerosi, spesso non profumati; le rose Inglesi, varietà moderne con fiori multipli enormi e stradoppi di petali, profumati, rifiorenti; le rose Antiche (varietà elaborate nell’Ottocento o primi Novecento) con fiori medi spesso a mazzi, spesso profumati, non rifiorenti; le specie Botaniche o varietà da esse ricavate con caratteristiche simili alle Antiche (ma fiori spesso semplici e non profumati); e le rose da Bacca, rosai Antichi o Botanici alla cui fioritura segue la produzione di frutti (cinorrodi) molto decorativi.
Le Tea e alcune rose Antiche possono essere di dimensioni anche molto contenute (80 x 80 cm), le rose Inglesi e le Floribunde sono già più grandi (1,20 x 1,20 cm), mentre le specie Botaniche o da Bacca, seppure a cespuglio, sono quelle di taglia maggiore.
Rampicante (e sarmentosa), per grandi superfici
Alcune varietà di rose a cespuglio esistono anche nella versione rampicante o climber, ma non viceversa, nel senso che ci sono rose nate e rimaste rampicanti, e soprattutto sarmentose, senza un corrispettivo a cespuglio. È importante saperlo nel caso in cui desideriate ricoprire una cancellata o un gazebo. Ed è importante leggere sempre l’etichetta agganciata al vaso prescelto, per non acquistare la varietà giusta ma con il portamento sbagliato.
Ma esattamente, cosa significa “rampicante” o climber (in inglese)? È un rosaio che allunga i rami mediamente flessibili verso l’alto e questi, se trovano durante il loro cammino un sostegno al quale le robuste spine si possono agganciare, si arpionano a vecchi tronchi, recinzioni metalliche, tralicci in legno o in filo di ferro, sostegni di pergole e gazebo. Fanno quasi tutto da sole: a voi resta solo il controllo che ciò accada per tutti i tralci e, nel caso, un aiutino per indirizzarli nel verso giusto ed eventualmente fissarne qualcuno se la direzione non è proprio quella che volete voi. Esistono rosai rampicanti che possono salire (o allungarsi) anche per 10 m, sostegno permettendo, per es. la gialla Rosa banksiae, specie botanica da cui sono state ricavate alcune varietà (bianca e rosa).
E invece “sarmentosa” o rambler (sempre in inglese) cosa significa? È un rosaio dai rami molto flessibili che si allungano dapprima verso l’alto (fino a circa 1,5 m) e poi ricadono ad arco, incapaci di sostenersi da soli e di agganciarsi ai sostegni. Vuol dire che sarete sempre con la scala e il filo di plastica verde in mano: per indirizzare e fissare i tralci ai sostegni durante tutta la bella stagione. È bene saperlo in anticipo…
Un’avvertenza importante: climber e rambler non andrebbero mai potate per ridurre l’ingombro, perché si debilitano le piante e si perde parte della fioritura. Vanno piantate là dove ci sarà spazio sufficiente ad accoglierle, proprio per non doverle dimezzare. Via libera invece alla normale rimozione del secco, dello spezzato e del malato.
Paesaggistica, dolce far niente
Le rose paesaggistiche o tappezzanti o coprisuolo sono quelle di tutto relax per il giardiniere: sono rosai moderni di bassa statura (max 80 cm) ed espansi in orizzontale (fino a 1,2 m), che si possono potare con la tosasiepi o il decespugliatore; hanno fiori piccoli spesso semplici e a mazzi, non profumati, perfetti per zone del giardino che si vedono sullo sfondo ma non si frequentano da vicino.
Va da sé che, in pieno inverno almeno ogni 2-3 anni è bene effettuare una potatura manuale, o perlomeno rifinire a mano il taglio da tosasiepi per eliminare il secco e l’improduttivo. Indubbiamente però rappresentano la tipologia meno impegnativa in assoluto (anche perché sono in genere resistenti alle malattie come la macchia nera), sebbene offrano fiori non spettacolari come le altre rose.
Informarsi sulle varietà
Per terminare, una raccomandazione: prima di scegliere un nuovo rosaio, documentatevi sulle varietà che vi piacciono, non solo leggendo il cartellino, ma anche chiedendo al personale del vostro Centro di Giardinaggio o consultando un buon libro di rose. In questo modo saprete se lo spazio da destinare al nuovo arrivo è sufficiente e se vi piacerà il portamento della pianta, perché non basta che adoriate quel punto di colore…