Reduci dal recente periodo pandemico da covid-19, pensate che i virus siano un problema solo del regno animale? Errore! I virus sono talmente adattabili che ne esiste una caterva esclusivamente dedita alle piante, sulle quali risultano incurabili, anche perché non esiste vaccino per loro. Ma non allarmatevi troppo: in genere, sono esiziali quando colpiscono piante da frutto e da orto, mentre sulle piante ornamentali – a volte – sono perfino utili perché provocano variegature assai gradevoli dal punto di vista estetico.
Che cosa sono i virus
I virus – come ormai dovremmo sapere bene – non sono organismi animali, né vegetali, né fungini, né batterici: sono appunto virus. Risultano formati da cellule, non possono sopravvivere da soli nell’ambiente e hanno bisogno di infettare cellule animali o vegetali per vivere, spostarsi e riprodursi.
Nel caso delle piante, si trasmettono per contatto da un vegetale all’altro, oppure attraverso un insetto vettore, cioè afidi, cicaline, cocciniglie, psille, cimici, tripidi e altri. Questi insetti pungono una pianta infetta, aspirano nella saliva il virus e, pungendo la successiva pianta sana, lo inoculano in essa.
Non sono visibili a occhio nudo né al normale microscopio ottico: serve il microscopio elettronico per individuarli.
Sono numerosissimi e abbastanza specifici nei confronti di un ristretto gruppo di specie vegetali. Tra i più noti ci sono il Plum Pox Virus, causa della sharka su pesco, albicocco e susino, l’Apple Proliferation o scopazzi che aggredisce il melo, il TSWV o virus dell’avvizzimento maculato che colpisce pomodoro, peperone e melanzana, e il CMV o virus del mosaico su pomodoro, zucchino, zucca e cetriolo. In realtà ce ne sono parecchie centinaia, ma ancora più specifici e localizzati, e quindi assai meno diffusi.
Ubiquitari, ma non sempre dannosi
Attaccano indifferentemente quasi tutte le specie vegetali, sempreverdi o caducifoglie, come piante d’appartamento e da fiore, erbacee, arbustive o arboree, piante da orto e da frutto.
Si manifestano con striature chiare o colorazioni anomale sulle foglie, sui petali o sui frutti, con accartocciamenti fogliari o dei germogli o deformazioni dei frutticini, con o senza presenza di insetti vettori.
Sulle piante ornamentali sono in genere innocui e, anzi, provocano effetti gradevoli, come quello che determina la variegatura sulle foglie o sui petali, a patto che la virosi sia stata ottenuta e riprodotta da floricoltori professionisti. Invece le virosi che attaccano le piante da frutto o da orto sono molto pericolose, perché compromettono il raccolto e la sopravvivenza della pianta stessa.
Sì alla prevenzione, ma niente cure
Dato che non esistono prodotti ad azione antivirale, si possono solo prevenire gli insetti vettori ed eliminarli appena compaiono. Le piante e il materiale di propagazione (talee, margotte, propaggini, innesti e marze) devono essere controllati o certificati: parecchi vivai garantiscono piante da frutto o da orto “virus esenti”. Questo perché le virosi non si possono combattere: la migliore arma è la prevenzione.
Se la virosi si instaura spontaneamente e all’improvviso su una vostra pianta ornamentale, mantenetela sempre libera da insetti e non riproducetela anche se l’effetto fosse gradevole: potrebbe trattarsi di un virus pericoloso per piante da orto o da frutto; ancora meglio sarebbe eliminarla bruciandola o gettandola nell’immondizia indifferenziata. Se invece la virosi compare su piante da orto o da frutto, queste vanno sempre e immediatamente estirpate e bruciate o smaltite nel cassonetto indifferenziato.