Come e perché scegliere il Ficus Robusta.
Perché scegliere il Ficus Robusta?
Elegantissimo e durevole. La sua silhouette ha un'eleganza particolare: le grandi foglie lucide, verdi o variegate, decorano gli ambienti per lungo tempo: in condizioni perfette, vive in casa e in ufficio anche più di 20 anni.
Pochissime attenzioni necessarie. Pianta poco esigente, se trova condizioni ambientali idonee in fatto di luce e di umidità è davvero a manutenzione minima.
Depura l'aria in interni. Come il Ficus benjamina, anche questo tipo di Ficus ha proprietà depurative: assorbe sostanze inquinanti presenti nell'aria, rilasciate da detersivi, colle edilizie e dal traffico urbano, e le incamera nelle cellule, senza danno per la piante, senza mai più rilasciarle.
Come scegliere il Ficus Robusta?
Il colore e la forma. La pianta è disponibile nella forma classica con foglie grandi e lucide, di colore verde scuso, ma esistono anche varietà con variegature bianche, giallo oro e color crema, e altre con fogliame dotato di affascinanti sfumature rosa-viola.
La dimensione. Variabile da piccola a media, con altezza in genere non superiore a 50-70 cm, nel tempo la pianta si allunga anche oltre i 2 metri ed emette rami laterali, ma la crescita è lenta ed è possibile potare per conservare una silhouette poco ingombrante.
Famiglia: appartiene alle Moracee, che comprende molte specie tropicali e anche il fico da frutto e il gelso. Nome scientifico: Ficus elastica robusta è il nome botanico: è noto anche come "albero della gomma" o "fico del caucciù", anche se in realtà l'albero da cui si estrae la gomma naturale si chiama Hevea brasiliensis.
Origine: Nativo dell'Asia, cresce spontaneo in molto zone come India, Nepal, Bhutan, Birmania, Cina, Malesia e Indonesia. Da tempo si è naturalizzato anche in a alcune zone del Centro America e in Florida.
Etimologia: il nome fu scelto da Linneo, padre della botanica scientifica, per la similitudine dei frutti con quelli del fico (Ficus carica), che appartiene alla stessa famiglia.
Curiosità: nel nostro Sud e soprattutto in Sicilia, la specie Ficus macrophylla, simile a Ficus robusta, vive in forme arboree anche enormi, come l'esemplare gigantesco in piazza Marina a Palermo, alto 30 metri, ha una circonferenza di oltre 20 metri e la sua chioma ha un diametro di 50 metri.
Significato della pianta: fin dall'antichità è simbolo di abbondanza, prosperità, speranza e salute di adulti e bambini. Come scegliere il vaso adatto: utilizzate un contenitore di plastica a riserva d'acqua o in terracotta, profondità consigliata 20-50 cm. Abbinamenti: si possono unire più ficus, anche di tipo diverso, nello sesso vaso solo se il contenitore è molto ampio e profondo.
Come e dove coltivare il Ficus Robusta.
Ambiente e temperatura. Ha bisogno di vivere in piena luce, ma non al sole. Le varietà con le foglie variegate sono più sensibili, quelle con le foglie verdi sono più tolleranti alla scarsità di luce. Tollera il caldo, ma non resiste al freddo: la temperatura minima consigliata è 14-16°C. La pianta non va esposta a correnti d'aria fredda e non va messa vicino a fonti di calore. In estate vive bene all'aperto in ombra totale, riparato dal vento.
Rinvaso e terriccio. Dopo l'acquisto è consigliabile il trapianto: in seguito è sufficiente rinvasare ogni due anni le piante giovani. Per gli esemplari in grandi vasi è sufficiente il ricambio del terriccio superficiale, una volta all'anno. Utilizzate un substrato per piante verdi o un terriccio universale di alta qualità.
Pulizia e potatura. La pulizia delle foglie è indispensabile e va fatta con regolarità; la pianta tollera bene anche l'impiego del lucidante fogliare, ogni 20-30 giorni. Se la pianta ha raggiunto dimensioni eccessive, può essere potata moderatamente in primavera, per ottenere una chioma compatta e ordinata.
Innaffiatura e umidità. Il terriccio deve essere sempre leggermente umido; in genere si innaffia ogni 4-5 giorni in estate e ogni 8-10 giorni in inverno. Prima di innaffiare, meglio tastare il terriccio con le dita per verificare il livello di umidità. Dopo mezz'ora dall'innaffiatura, svuotate il sottovaso se c'è ancora acqua. Sono utili le vaporizzazioni di acqua sul fogliame, con acqua e temperatura ambiente, meglio se piovana e non calcarea.
Quando e quanto concimare. Ha un fabbisogno nutritivo medio: va concimato da aprile a settembre ogni 10-12 giorni e da ottobre a marzo ogni 20-25 giorni. Mai eccedere con il concime: nel dubbio, meglio poco che troppo. Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.
Quale concime utilizzare. Utilizzate un concime liquido per piante verdi o i concimi in bastoncini o gocce (fialette da inserire nel terreno), del tipo universale o, meglio, per piante verdi.
Problemi e rimedi.
Le foglie cadono: carenza di luce, colpo di freddo o di caldo (dai termosifoni). Spostare in luogo luminoso, lontano da correnti d'aria e fonti di calore, vaporizzare acqua non calcarea.
Insettini bianchi o simili a conchigliette: cocciniglie; ripulire le foglie con un pannetto umido per asportare gli insetti e somministrare un insetticida anticocciniglia.
Foglie con macchie marroni: terreno troppo bagnato, innaffiare solo quando è diventato quasi asciutto.