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Rose, i segreti per avere fiori splendidi

2 agosto 2018, Florarici

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Il fascino delle rose.
E' difficile immaginare i giardini senza le rose: con una corretta scelta è possibile avere fiori quasi tutto l'anno e creare spettacolo anche in terrazzo e balcone.
Tra le migliaia di varietà di rose oggi disponibili non è difficile individuare quelle più adatte al proprio spazio verde: esistono rosai per ogni tipo di utilizzo e per ogni spazio, dalle varietà rampicanti adatte per creare grandi pareti, fino alle rose miniatura per piccoli angoli fioriti.

La parola delle rose.
Coltivate dalla notte sei tempi, amate da regine e imperatori, utilizzate per i profumi più celebri, offrono il piacere di fiori sontuosi e splendidi che alla pura bellezza associano un linguaggio speciale: ecco cosa dicono alcuni tipi di rosa...

  • Resistenza: alcune rose riescono a fiorire quasi tutto l'anno, persino a Natale, altre fioriscono fino a novembre o in aprile e alcune varietà di rose sono praticamente esenti da problemi di parassiti e malattie.

  • Sapore: i petali delle varietà profumate e coltivate con metodi biologici, sono ottimi in marmellate e gelatine, risotti, torte e dolci, gelato e cioccolata.

  • Colore: ci sono rose di tanti colori ma non esiste ancora la rosa blu; ci sono però varietà di color lilla e lavanda (le rose recise blu sono ottenute con colorazione artificiale).

  • Salute: diversi studi scientifici hanno dimostrato che le bacche di rosa hanno un elevato contenuto di vitamina C, in concentrazione di gran lunga superiore a quella contenuta negli agrumi, e svolgono efficaci azioni terapeutiche per vari tipi di disturbi; sono antiossidanti (rallentano il processo dell'invecchiamento del nostro organismo) e combattono le infiammazioni muscolari.

  • Amore: indiscutibile l'effetto di un mazzo di rose nelle faccende sentimentali. Regalare rose, recise o in vaso, è un modo per affidare alla natura un messaggio di sentimento, rispetto e stima.

Come scegliere le rose.
Le rose creare nel corso dei secoli, che si aggiungono a quelle selvatiche (presenti anche in Italia, nei boschi, fino ad alta quota), formano un repertorio di molte migliaia di varietà suddivise in gruppi; i continui incroci e ibridazioni si arricchiscono ogni anno con decine di nuove varietà. Prima di scegliere una rosa, attirati magari dalla ricca fioritura, dal colore o dal profumo, è bene informarsi sulle sue caratteristiche e sul suo sviluppo.

  • La rifiorenza: non tutte le rose sono rifiorenti, le specie botaniche e le varietà antiche fioriscono solo in primavera, mentre alcune varietà moderne, rifioriscono fino ai geli.

  • La dimensione: alcune varietà hanno uno sviluppo vigoroso; verificate lo spazio che avete a disposizione per evitare di vederlo invaso dai rami di una varietà troppo imponente.

  • La sensibilità alle malattie: le rose classiche, come gli ibridi di Tea, sono splendide, ma sensibili a malattie come la ticchiolatura: oggi esistono varietà moderne molto resistenti.

  • Conservate l'etichetta: il nome della varietà è fondamentale per potersi documentare sulle esigenze di cura e di sviluppo; conservate con cura i cartellini o le etichette delle varietà che avete scelto.

In pack o in vaso?
Le rose sono commercializzate sia in vaso vivaistico che in pack (un sistema di protezione delle radici). Nel primo caso il trapianto può avvenire tutto l'anno, escludendo solo i periodi molto caldi e quelli con clima gelido. Nel secondo caso, la stagione di impianto va da novembre fino a marzo, sempre escludendo i periodi di forte gelo. In genere le piante in vaso sono meno sensibili agli stress da trapianto.

Come piantare le rose.
La buca d'impianto deve avere una dimensione di circa 40x40cm e deve essere altrettanto profonda. Sul fondo dello scavo va collocato uno strato di materiale drenante (biglie d'argilla o ghiaia). Mescolate la terra del fondo, o meglio il terriccio per rose, con una paletta di stallatico pellettato o in polvere o un concime a lenta concessione.
L'esemplare va collocato nella buca in modo che il punto di innesto rimanga per 1-2 cm sotto il livello del terreno. Se la pianta è in vaso, il pane di radici e terriccio non va spezzato. Dopo aver posizionato l'arbusto, la buca va riempita creando intorno al fusto una conca di contenimento dell'acqua di irrigazione.

Le attenzioni dopo il trapianto.
Dopo l'impianto occorre bagnare generosamente ed è utile proteggere il terreno intorno al fusto con uno strato di corteccia sminuzzata. Se il trapianto di una rosa acquistata nel suo vaso vivaistico avviene nel periodo primaverile ed estivo, è fondamentale evitare stress idrici.
Per far sì che l'acqua arrivi in profondità, bisogna fornirla non troppo spesso ma con abbondanza, spezzando la crosta del suolo con una zappettatura superficiale, altrimenti, anziché penetrare nel terreno, l'acqua tende a scorrere via, disperdendosi inutilmente.

Acqua e concime.
L'acqua va fornita quando il terreno è quasi asciutto; per le rose in vaso può essere necessario innaffiare tutti i giorni in piena estate. Mai bagnare troppo: il terreno fradicio favorisce l'insorgenza di marciume radicale.
La rosa ha un fabbisogno nutritivo elevato: va concimata da aprile a fine giugno ogni 10-20 giorni, poi è bene lasciare una pausa e riprendere dopo la metà di agosto fino a fine settembre. A fine inverno è utile fare una concimazione organica (stallatico in polvere o pellet). Mai eccedere con la dose di concime: meglio poco che troppo ma fornito con regolarità. Prima di concimare è bene inumidire il terreno.

Esposizione.
Le rose richiedono 5-6 ore di sole al giorno; non temono il caldo se ben irrigate, ma rallentano la produzione di boccioli per riprenderla (se la varietà è rifiorente) quando le notti si fanno più fresche, dopo la metà di agosto.
Non temono il gelo, ma conviene collocarle in esposizione al Sud (la brina si scioglierà più rapidamente). Le piante coltivate in vaso sono più sensibili: meglio proteggere il vaso avvolgendolo in plastica a bolle e sollevandolo dal terreno.

La potatura.
Il taglio si fa a fine inverno per quasi tutte le varietà; le rose rampicanti vigorose si potano a metà primavera ripetendo l'intervento a metà autunno.
Occorre eliminare tutte le parti colpite dal gelo, i rami che escono dalla sagoma desiderata e quelli che si incrociano fra loro o si affollano al centro. Tagliate anche i rami vecchi a favore di un ramo giovane nelle vicinanze.
Dopo l'operazione osservate il legno: deve presentarsi sano, con il taglio inclinato verso l'esterno per impedire che l'acqua, penetrando nelle fibre, possa gelare.

Se la potatura delle rose vi sembra una faccenda complicata, potete coltivare rose che si accontentano di un taglio molto sommario: le varietà paesaggistiche, ideali per bordure e masse fiorite di lunghissima durata, sono poco esigenti e nel verde pubblico vengono persino tagliate con il tosasiepi.

Rose tappezzanti , rose rampicanti e mini-rose.
Le varietà tappezzanti sono ideali per ricoprire terreni in declivio: pendii, scarpate, pareti della discesa del garage.. Per queste esigenze occorre scegliere esemplari caratterizzati da portamento basso e strisciante, con rami dotati di fiori ben distribuiti in tutta la lunghezza per fornire l'effetto copertura che viene favorito all'installazione di un sistema a goccia per irrigare in modo omogeneo.
Uno dei modi migliori per godersi la bellezza delle rose è quello di farle salire su pareti, grigliati e pergole. Per evitare che la pianta arrivi ad altezze vertiginose, obbligando potature difficili, è bene assicurarsi che lo sviluppo della varietà scelta non superi i due metri e mezzo e che sia rifiorente, altrimenti in estate ci sarà solo fogliame che rischia di impoverirsi nei periodi caldi.
Le mini-rose, disponibili in un'ampia scelta di colori, sono una buona soluzione per chi desidera coltivare le rose in balcone; sono rifiorenti fino al tardo autunno se in pieno sole, ben concimate e irrigate. Le varietà miniatura accettano contenitori di media dimensione (l'ideale è una profondità minima di 30 cm). Ideali anche come regalo.

Le rose in cucina: ottime e benefiche.
Le virtù della regina dei fiori sono tante... e anche il palato vuole la sua parte.
I petali hanno un sapore eccellente. Le rose più adatte sono quelle intensamente profumate, coltivate con metodi bio. I petali raccolti da fiori poco sbocciati possono essere brinati, cristallizzati o canditi per decorar torte e dolci; sono invitanti protagonisti di gelatine e marmellate, mousse, budini e delicatissime torte; macerati, danno vita a ottimi elisir, rosoli e liquori. Possono essere incorporati a risotti, frittate o insalate.
Le bacche di rosa canina sono ricche di vitamina C e hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ideali per una tisana; il vino alla rosa è energizzante e digestivo, apprezzato sin dall'antica Roma: si ottiene facendo macerare le bacche di rosa in buon vino rosso; la marmellata è ottima sul pane e per farcire torte, ma anche un eccellente accompagnamento per formaggi.